Da allora in poi, l’alloro divenne la pianta sacra di Apollo, che era anche dio dell’arte e della poesia; pertanto, i grandi poeti e i dotti hanno avuto l’onore di cingersi il capo d’alloro. In latino la corona di alloro era detta laurus o laurĕa, che indicava anche la pianta di lauro e, per estensione, la vittoria. Dalla parola laurĕa deriva il significato moderno.
Ieri è toccato a me mettermi in testa la corona, dopo aver finalmente conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione col voto di 102/110. A voi forse interesserà poco o nulla, forse la considerate la classica laurea “tanto per”, ma non fa niente. L’importante era quella corona, l’unico vezzo che ho voluto ad ogni costo. Perché l’alloro è prima di tutto una storia d'amore; perché l'alloro è dei poeti, prima ancora che dei laureati.
Certo, poi una laurea mica è da buttare…
e accetto il "crucifige" e così sia,
chiedo tempo, son della razza mia,
per quanto grande sia, il primo che ha studiato.”
- L’avvelenata (Francesco Guccini)
Mario Iaquinta