"Benvenuto in mia casa. Entrate e lasciate un po' della felicità che recate"
(Dracula)

martedì 10 luglio 2012

A prova di proiettile

«Le idee sono a prova di proiettile.»



La frase, che credo molti di voi abbiano riconosciuto, è tratta da “V for Vendetta”. Parlo della graphic novel, non del film. Dando per assodato che il film sia una gran bella opera, vorrei appunto spostare il focus sul lavoro originale disegnato da David Lloyd ma soprattutto scritto dall’amatissimo Alan Moore.
In questi giorni ho riletto la graphic novel ed è stato come assaporare un grande romanzo. Dopo tutto, l’espressione “graphic novel” significa “romanzo illustrato”.
Questo genere di opere è secondo me paragonabile a pieno titolo ai romanzi veri e propri, soprattutto quando si parla di maestri del genere come sono, giusto per fare due nomi, Frank Miller e Alan Moore. Oltre alla struttura tipica delle produzioni letterarie, come una storia ben definita e autoconclusiva, nelle migliori produzioni si riscontrano elementi degni di nota. Soprattutto la produzione di Alan Moore trovo affascinante (infatti egli è anche romanziere puro), con la costruzione di trame e personaggi in chiaroscuro dalla vivacità sorprendente, con risvolti e temi che superano il mero svago, ma aprono a riflessioni profonde, esattamente come dovrebbero sempre fare i romanzi.
In “V for Vendetta”, oltre alla figura carismatica di V che cattura il lettore, si aprono finestre per concetti e pensieri decisamente interessanti (basti pensare a quando V sull’Old Bailey parla con la “Signora Giustizia”, rinfacciandole un tradimento col Potere e dicendo di avare un nuovo amore, l’Anarchia – intesa nel senso più puro del termine). Discorsi simili valgono, d’altra parte, anche per “Watchmen”, sempre di Moore, o per “Il ritorno del Cavaliere Oscuro” di Frank Miller.
Allora, miei cari e sparuti lettori, la prossima volta che vedete qualcuno leggere un fumetto non etichettatelo come “sfigato” a prima vista. Potrebbe leggere un romanzo di caratura molto superiore a quanto gira adesso, soprattutto visti i vari Voli che vibrano veloci vicino a noi.


Mario Iaquinta

1 commento:

  1. Continuo a pensare che romanzi e graphic novel non si dovrebbero mettere a paragone xD Sono due cose diverse, elaborate in modo diverso, da leggere in modo diverso. Comunque, condivido lo stesso l'ultimo appello. :D

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