"Benvenuto in mia casa. Entrate e lasciate un po' della felicità che recate"
(Dracula)

giovedì 15 dicembre 2011

L'alloro è dei poeti

Tutto nasce da una storia d’amore, di quelle molto romantiche e molto tristi; narra il mito che Cupido, stanco delle continue derisioni da parte di Apollo, decise di combinargli uno scherzo davvero pesante: colpì il dio con una freccia d’oro facendolo innamorare della bellissima Daphne, ma la ragazza fu invece colpita da una freccia arrugginita che faceva fuggire l’amore. Sicché, Apollo era perdutamente innamorato di Daphne, ma lei non voleva saperne; anzi, quando vedeva Apollo cominciava a fuggire. Un giorno, mentre Apollo la rincorreva, Daphne decise di porre fine a quella storia, e chiese alla Madre Terra di aiutarla; allora Gea mutò la ninfa in una pianta di alloro. Quando Apollo la raggiunse, non poté far altro che abbracciare la sua amata che già si stava tramutando, guardandola negli occhi per un ultimo istante.

Da allora in poi, l’alloro divenne la pianta sacra di Apollo, che era anche dio dell’arte e della poesia; pertanto, i grandi poeti e i dotti hanno avuto l’onore di cingersi il capo d’alloro. In latino la corona di alloro era detta laurus o laurĕa, che indicava anche la pianta di lauro e, per estensione, la vittoria. Dalla parola laurĕa deriva il significato moderno.

Ieri è toccato a me mettermi in testa la corona, dopo aver finalmente conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione col voto di 102/110. A voi forse interesserà poco o nulla, forse la considerate la classica laurea “tanto per”, ma non fa niente. L’importante era quella corona, l’unico vezzo che ho voluto ad ogni costo. Perché l’alloro è prima di tutto una storia d'amore; perché l'alloro è dei poeti, prima ancora che dei laureati.


Certo, poi una laurea mica è da buttare…


“Va beh, lo ammetto che mi son sbagliato
e accetto il "crucifige" e così sia,
chiedo tempo, son della razza mia,
per quanto grande sia, il primo che ha studiato.”
- L’avvelenata (Francesco Guccini)


Mario Iaquinta

sabato 10 dicembre 2011

Roba da scrittori


Io non festeggio i compleanni, ma c’è una ricorrenza che mi piace ricordare. Un anno fa usciva un libro particolare, che magari in pochi conoscono ma che, a suo modo, è importantissimo: “Roba da scrittori – Il libro”, a cura di Antonio Schiena e Beniamino Soprano.

Voi direte “E quindi? Che c’è di speciale?”. Semplice: è una antologia di scrittori emergenti o presunti tali, che riescono ancora a scrivere per appagare sé stessi prima degli altri.
Già, scrivere: un gesto semplicissimo ma al tempo stesso importantissimo, tanto che è proprio la Scrittura che da la svolta alla cronologia e fa cominciare la Storia; un graffio leggero e suadente che sporca piacevolmente ciò che prima era di una purezza fastidiosa, un amore per la Parola che vive e si consuma nel tocco di una penna. Tutto questo c’è in questo libro, e io lo so bene perché ho avuto l’onore di parteciparvi. Un’esperienza piacevolissima che ha portato a contatto molti giovani aspiranti scrittori, che non si fermano qui. Stiamo provando a concedere il bis, e avrete presto nostre notizie.

Nessuno di noi avrebbe scommesso su un tentativo del genere, ma è andato modestamente bene e la cosa ci ha spronato ancora di più. In un mondo, quello editoriale italiano, sempre più in crisi e dominato dalle vendite dei “Fabii Voli” di turno noi abbiamo provato a creare una piccola scheggia, una variabile impazzita che magari non distruggerà il sistema come in Matrix, ma che comunque darà un po’ di soddisfazione a coloro che amano leggere e scrivere, regalando, si spera, qualche momento bello. Così si può vedere che internet non è solo il luogo dei finti vampiri o degli emo imprigionati in una solitudine di massa che fa tanto moda: si può sperimentare e noi lo abbiamo fatto, e lo rifaremo con un nuovo progetto, più ambizioso e innovativo. E sono sicuro che anche questo sarà, a suo modo, un successo. E poi, vuoi mettere la sensazione che provi quando accarezzi la copertina di un “tuo” libro?

Intanto uno dei curatori, Antonio Schiena, ha dato alle stampe la sua opera prima, “L’appetito dei sensi”, e posso assicurarvi che si tratta di un’opera meritoria.

Trovate qui il link per “Roba da scrittori – Il Libro” (http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=565234)

e per “L’Appetito dei sensi” di Antonio Schiena (http://lappetitodeisensi.wordpress.com/)

Mario Iaquinta
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