"Benvenuto in mia casa. Entrate e lasciate un po' della felicità che recate"
(Dracula)

sabato 8 ottobre 2011

Epi to poly

Non è passato molto tempo da quanto un certo prof mi spiegava che la retorica è importante, ma con essa non si può far tutto perché è una “techne”, riguardante oggetti “epi to poly”, ovvero “per lo più”. Eh già, perché può capitare anche al retore più in gamba della storia (Aristotele stesso, Gesù o chi volete voi) di non riuscire ad essere “axiopistos”, degno di essere creduto, dunque di non convincere il suo interlocutore.

E c’è un caso in cui è matematico, 100%, che non ci si riuscirà: con gli ottusi, gente talmente affezionata ai propri vili schemi mentali da non volerci rinunciare mai, gente che confonde chi non vuole parlare con chi non ha nulla da dire. Il lato divertente della vicenda (sì, sarebbe divertente se non fosse da stupidi…) è che cotali persone hanno il gusto per i cavilli e la polemica che hanno portato all’Ars Retorica la cattiva fama di cui purtroppo oggi gode fra il grande pubblico.

Bisognerebbe dire a cotali persone che, se è vero che scopo della Retorica non è la verità assoluta “aletheia", è altrettanto vero che il suo scopo è comunque la verità, quella possibile e verosimile “eikòs”. Già, perché “per natura la verità e la giustizia sono più forti del loro contrario”.

Ma forse l’errore è del retore, perché come diceva Arthur Bloch: “Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza”. E se così fosse, sarebbe un vero peccato.


Mario Iaquinta

P.S. Mi scuso per le infarciture di termini greci, ma una cultura ce l’ho anch’io (perché mi è stata trasmessa, come una malattia), ed ogni tanto è giusto che venga fuori.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...