"Benvenuto in mia casa. Entrate e lasciate un po' della felicità che recate"
(Dracula)

sabato 30 luglio 2011

Considerazioni di cattivo gusto sulle vacanze

I miei impegni per questa stagione sembrano terminati, pertanto dovrei essere ufficialmente in vacanza. Bello, no? Beh, insomma…
Dopo quattro giorni senza “studiare” (per “studiare” in questa sede intendo il produrmi in attività celebro-intellettuali di qualsivoglia natura) stavo impazzendo. “Il tempo sembra non passare mai se non studi” diceva un mio amico, ed ha ragione. Questo però va contro il concetto stesso di vacanza.
“Vacanza” viene dal latino “vacans”, participio presente di “vacare”, ovvero essere vacuo, vacante. Quindi, si potrebbe dire che le vacanze ci rendono “vuoti”.

(*)
Ecco, sotto l’ombrellone (o magari mentre vi strafogate di insaccati all’ombra di un pino di montagna) pensate a questa sfumatura: apprezzerete di più il vostro lavoro; d’altronde, ci rendiamo conto del valore delle cose quando non le abbiamo più.

"Morì il tempo,
e il desiderio spento
d'una diversa vita.
Cedette lo sguardo
alle pallide Erinni
la potestà del senso,
rendendo fragile
l'ultimo raggio di luce."
(L'ultimo giorno d'estate)

Mario Iaquinta

(*) Image: Krystn Palmer Photography (Creative Commons License - CC BY-SA 2.0)

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...